Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.

giovedì 28 giugno 2012

Google dedica il suo logo oggi al 145° Anniversario della nascita di Luigi Pirandello.

Oggi google dedica il suo logo ad uno dei miei autori letterari preferiti (nonchè mio conterraneo), per festeggiare a suo modo (maniera molto carina direi) il 145° anniversario della sua nascita, parlo di: Luigi Pirandello.
Conosciuto in tutto il mondo, il nostro premio Nobel per la Letteratura (assegnatogli nel 1934), merita dunque una rapida visione biografica, giusto per rinfrescare un pochino la memoria a qualche persona (sopratutto studenti ed anche ex studenti) che non ne ricordi la grande importanza.



BREVE BIOGRAFIA:

Luigi Pirandello nasce nella vecchia Girgenti (oggi Agrigento), in contrada "Càvusu" (ribattezzata poi come contrada "Caos"), il 28 giugno del 1867, da un'agiata famiglia borghese che in passato aveva partecipato alla Rivoluzione Siciliana del 1848-1849 e che viveva grazie al commercio e all'estrazione dello zolfo.
L'importanza della nascita presso questa contrada agrigentina ha segnato tutta la vita del poeta, tanto che sarà lui stesso a scrivere:

Sono figlio del Kaos, e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perchè sono nato in una nostra campagna che trovasi in un intricato bosco denominato in forma dialettale "Càvusu"" dagli abitanti di Girgenti, correzione dialettale del genuino e antico vocabolo greco "Kaos".

Il padre, Stefano Pirandello, in passato era stato garibaldino nelle imprese del 1860 ed aveva poi sposato Caterina Ricci Gramitti (sorella di un suo commilitone) con la quale aveva avuto dei figli.
I rapporti tra Luigi ed il padre non furono tra i piu' felici, sopratutto durante l'infanzia, ovvero quando ancora Luigi era di carattere riservato e timido; cosi' timido e silenzioso che i genitori optarono addirittura per fargli fare gli studi elementari con dei maestri privati.
Dopo la licenza elementare, Luigi si iscrisse prima presso l'istituto tecnico ed in seguito presso il ginnasio, dove si appassiono' da subito alla letteratura.
Nel 1886, inizia gli studi universitari, in ambito umanistico, a Palermo; poco dopo pero' si trasferisce a Roma per completare gli studi ma finisce invece con il laurearsi a Bonn, nel 1891, in filologia romanza a causa di alcuni disguidi con il rettore dell'ateneo romano.
Dunque anche nel suo percorso da studente universitario, cosi' come nella sua adolescenza, Pirandello è stato segnato da continui "caos" che gli hanno mutato il percorso di vita.
Nel 1892, una volta trasferitosi definitivamente a Roma, Luigi Pirandello sposa Maria Antonietta Portulano, figlia di un ricco socio del padre, con cui ebbe tre figli: Stefano, Rosalia e Fausto.
Nel 1904, un disastro economico familiare, rovina i due coniugi economicamente tanto che la moglie di Luigi Pirandello inizierà ad avere dei disagi psichici, fino a quando nel 1919, non viene consentito di ricoverarla in un ospedale psichiatrico.
La malattia della moglie avvicino' Pirandello alla psicanalisi e alle nuove teorie freudiane circa i meccanismi della mente.
Nel 1909, inizia una collaborazione con il quotidiano "Corriere della Sera" e negli stessi anni sforna i suoi primi successi letterari, come ad esempio "Il fu Mattia Pascal", "La Giara", "Il berretto a Sonagli", "Liolà" e tantissimi altri ancora.
Nel 1922, Luigi si appassiona al teatro, mezzo di espressione e di comunicazione che lo renderà famoso a livello nazionale ed internazionale.
Già una decina di anni prima,intorno al 1910, il suo amico, il teatrante siculo Nino Martoglio, gli chiese di mettere in scena per il Teatro Metastasio di Roma, alcuni suoi lavori, come: Lumie di Sicilia e L'Epilogo, grazie alle quali Luigi viene apprezzato da critica e pubblico, riscuotendo notevole successo.
Nel 1925 fonda una propria compagnia di teatro, avvalendosi della collaborazione di grandi nomi dello spettacolo come ad esempio: Marta Abba e Ruggero Ruggeri (Divi teatrali dell'epoca), e portando all'estero le sue opere con delle tourneé.
Nel 1929 gli conferiscono il titolo di Accademico d'Italia e nel giro di pochi anni arriva ad essere considerato il Drammaturgo di maggior successo a livello addirittura mondiale.
Durante la guerra, nel periodo del fascismo, inizialmente Pirandello aderi' alle idee del governo in
carica ma cambio' idea in un secondo momento, ovvero non appena capi' dove si sarebbe andati a finire realmente.
Appassionato di Cinematografia, scrive "I Quaderni di Serafino Gubbio operatore".
Proprio mentre assiste alle riprese di un film dedicato ad un altra sua opera (Il fu Mattia Pascal), si ammala di Polmonite e muore nel dicembre 1936 (lasciando incompiuta l'opera di fama "I giganti della Montagna").

CONCLUSIONE:

Tante cose ci sarebbero da scrivere (ed è ovvio che tantissime sono state scritte in tutte le lingue di questo mondo) ancora sul grande Luigi Pirandello.
Indagando sopratutto intorno al suo animo e alle sue opere che gli hanno permesso di dare vita a capolavori di cosi' straordinaria rarità e bellezza che non solo hanno anticipato i tempi ma che hanno sempre e comunque segnato a fondo il lettore e il critico.
Mi fermo pero' qui ringraziando Google per avere ricordato oggi il grande maestro siciliano.

 

sabato 23 giugno 2012

Notte Bianca a Vergato e Food and Shopping a Porretta Terme,

In una settimana ricca di movimento (in cui ho dovuto tralasciare per alcuni giorni il blog) ho preso nota di alcuni appuntamenti estivi del territorio bolognese che probabilmente potranno interessare qualcuno in cerca di novità o di serate divertenti da passare in compagnia.
Iniziamo con la città di Porretta Terme, dove giorno 30 Giugno, vi sarà la "Food and Shopping"
ovvero i sapori, i prodotti, i cibi locali saranno presentati (a partire dalle ore 20.00 fino alle 24.00) in giro per le strade tra canti, musica e balli e mercatini.
Sempre a Porretta, (oltre al già citato, qualche post fa, Porretta Soul Festival dal 19 al 22 luglio), si segnala giorno 13 luglio, l'iniziativa "La città che Balla" dove vi saranno svariate gare di ballo per tutte le età.
Scendendo, a pochi chilometri da Porretta, arrivando fino a Vergato, giorno 29 Giugno (venerdi' prossimo), ci sarà invece la "Notte Bianca" della città. A partire dalle ore 19.00 ci sara' modo di divertirsi tra le vie del paese (con i negozi e i locali che resteranno aperti fino a notte) con musiche, balli, esposizioni, giochi per bambini, sport, spettacoli per ogni gusto e degustazioni varie.
Al momento segnalo solo queste prime iniziative per il prossimo week-end.
Ricordo pero' che se interessa basta prendere visione sui siti dei comuni interessati per approfondire come sempre sugli argomenti.
Buona Estate e buon divertimento a tutti.

lunedì 18 giugno 2012

Un Maestro del Cinema che se ne va' (Giuseppe Bertolucci) e due Icone Mondiali che compiono gli anni oggi.

E con oggi siamo nuovamente a lunedì, ricomincia la settimana dopo un weekend di caldo afoso, con temperature che si aggiravano intorno ai 36 gradi (come annunciato dai vari meteo tv è arrivato "Scipione", l'anticiclone africano che alzerà ancora di piu' le temperature in tutta Italia per questa nuova settimana) e con tante notizie belle e brutte che hanno invaso i mass-media (si va dalla notizia del ritiro, finalmente dopo 21 anni, del premio Nobel a Oslo da parte di Aung San Suu Kyi, di lei mi ero già occupata qualche post fa qui sul blog, fino ad arrivare invece alla notizia degli scontri avvenuti a Bologna in occasione dell'iniziativa "La Repubblica delle Idee" per contestare il premier Mario Monti in conferenza nel centro della città, scontri che a mio avviso erano piu' che prevedibili visto il malcontento generale degli ultimi periodi).Ma poiche' non mi interesso di politica (almeno non per questo blog) nè tanto meno di sport (visto che pare ci sia tanta gente che tenga seriamente a questi campionati europei di calcio anche se mi chiedo perchè e cosa ne venga in tasca a loro da uno sport che ormai non è piu' da definirsi tale), oggi riporto invece tre notizie che riguardano il mondo dello spettacolo.
Notizie che in sequenza si occupano di:
la prima è quella del triste annuncio dato sabato e che vede l'addio del regista Giuseppe Bertolucci; la seconda fa gli auguri oggi alla rockstar dei Beatles, Paul McCartney, che compie 70 anni;
l'ultima rimane sempre nell'ambito degli auguri di buon compleanno ad una splendida donna di nome Isabella Rossellini.

Come scrivevo due righe fa, purtroppo, sabato è morto Giuseppe Bertolucci il regista poeta che ha diretto e in un certo senso scoperto grandi attori (tra questi un legame particolare lo ha avuto con Roberto Benigni) in tanti film.
Figlio del poeta Attilio e fratello minore dell'altro grande regista di casa, Bernardo,
Giuseppe Bertolucci (nato a Parma nel febbraio del 1947) è stato un uomo di profonda cultura (insignito persino come Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana) che ha saputo spaziare dal ruolo di regista (suoi grandi capolavori come il contestato "Berlinguer ti voglio Bene"
o come la trasposizione del romanzo di Gadda: "Quer Pasticciaccio Brutto di via Merulana")
a quello di sceneggiatore (Bertolucci ha sceneggiato film come "Novecento", "Non ci resta che piangere", con Massimo Troisi, ed "Il Piccolo Diavolo", con Benigni).
Malato da tempo non si è mai scoraggiato e ha saputo combattere con la sua solita ironia fino alla fine, fino al suo ultimo respiro.
Con lui se ne va un altro tassello importante per il mondo dello spettacolo ed anche della cultura italiana.



Seconda notizia veloce è quella che vede oggi compiere gli anni (ben70 candeline !!!) ad una delle piu' famose star del sistema musicale mondiale, ovvero: Paul McCartney.
L'ex bassista e seconda voce dei Beatles, nonostante l'età, è ancora in piena attività, tanto che ha pubblicato un album da poco, si occupa di dirigere una propria casa discografica, compone ancora della musica ed infine continua ad esibirsi dal vivo.
Il compleanno a quanto pare lo festeggerà qui in Italia, precisamente a Montalcino (in Toscana), dove sembra abbia una propria abitazione.
E qui su Paul mi fermo (altrimenti non basta un post intero) rinnovando semplicemente gli Auguri.



Ultima notizia di questo post riguarda sempre un compleanno, ma stavolta con una protagonista femminile d'eccezione unica nel suo genere: Isabella Rossellini.
Figlia dell'attrice svedese Ingrid Bergman e del regista neorealista Roberto Rossellini, Isabella, che oggi compie 60 anni (è nata a Roma il 18 giugno del 1952), è attrice, fotografa, modella, scrittrice e giornalista di fama mondiale.
Trasferitasi a New York giovanissima (a soli 19 anni), dove ha iniziato a lavorare come traduttrice e giornalista per la Rai, Isabella Rossellini ha fin dall'adolescenza imparato a stare a contatto con il mondo cinematografico e televisivo (grazie ai due genitori) senza mai lasciarsi intimorire (ha esordito giovanissima al cinema, al fianco della madre, nel 1976, con una breve apparizione in un film di Vincent Minelli).
Nel 1979 sposa il regista americano Martin Scorsese da cui pero' divorzia solo due anni dopo.
Nel frattempo, al lavoro di traduttrice, inizia ad affiancare quello di modella diventando in breve la piu' contesa tra gli stilisti ed i fotografi dell'epoca.
Negli anni '80 sposa un modello tedesco da cui avrà la sua prima figlia, Elettra, ma anche in tal caso il matrimonio finirà prestissimo (non durano neanche un anno insieme).
A Isabella Rossellini (la cui immagine compare di continuo sulle prime pagine dei magazines e sulle riviste di tutto il mondo) è stata persino dedicata una mostra fotografica (intitolata "Ritratto di Donna") presso il Museo D'Arte Moderna di Parigi.
E' stata testimonial a partire dagli anni '80 per svariati prodotti di cosmesi internazionali (come ad esempio Lancòme) fino al 1995, cioè fino a quando non inizia a produrre una propria linea di cosmesi. Dopo la storia con il modello tedesco, Isabella, è stata fidanzata anche con il regista David Lynch (che l'ha diretta nel film "Velluto Blu" grazie al quale ha vinto il premio, come migliore attrice protagonista, Indipendent Spirit Awards) e con Gary Oldman.
Tantissime le attività che la vedono impegnata e pertanto anche per la Rossellini (anche se confesso a malincuore) mi fermo qui altrimenti rischierei di fare un post-romanzo.
Auguri quindi anche a quest'icona mondiale per i suoi 60 anni.



 

 

venerdì 15 giugno 2012

Dopo la "Casa del sonno" ecco l'altra opera di Coe: La Banda dei Brocchi.

Il libro di questa settimana è intitolato "La Banda dei Brocchi", titolo tradotto in italiano mentre l'originale in inglese è "The Rotters' Club", scritto da un autore di cui mi ero già occupata il mese scorso, ovvero il britannico Jonathan Coe.
Una breve Biografia dell'autore (se non ricordo male) l'avevo già effettuata in precedenza, pertanto non mi resta altro che descrivervi a grandi somme il libro (scrivo a "grandi somme" perchè come sempre rischio di farmi prendere la mano e magari finisco con il raccontarvelo tutto e per questo è meglio che mi ponga qualche limite o se no "addio sorprese").
Pubblicato nel 2001 (in Italia edito da Feltrinelli) e vincitore in Inghilterra del premio "Bollinger Everyman Wodehouse Prize", il libro è stato subito classificato come miglior opera di Coe (sopratutto nella sua Nazione) tanto che la BBC (il canale televisivo) ne ha voluto trarre un film per la televisione.

LA TRAMA:

La storia vede protagonisti Benjamin Trotter e i suoi amici del liceo privato King William nella città di Birmingham durante gli anni '70.
Trotter, Harding, Chase, Anderton (che come ha ironizzato qualcuno sembra il nome di un prestigioso studio legale) sono quindi un quartetto di amici di cui Coe racconta sapientemente le loro vite e al fianco di esse anche quella delle loro famiglie e dei loro svariati problemi (lavoro, salute, crisi coniugali, relazioni extra amorose e tutti quei problemi che affliggono qualunque benedetto uomo o adolescente sulla faccia della terra).
I genitori dei ragazzi, nella speranza di poter dare ai propri figli un futuro migliore e un livello sociale e culturale piu' elevato del loro, decidono (se pur con tanti sacrifici) di iscriverli presso questo collegio esclusivo della loro città, il King William, che sarà protagonista per un certo senso anch'esso come gli altri di questa loro crescita e che li preparerà alle università piu' esclusive d'Inghilterra quali Oxford o Cambridge, destinandoli a carriere importanti.
Ma la trama del libro non è racchiusa unicamente agli anni '70 e ai soli ragazzi protagonisti, anzi Coe allarga la sua storia anche agli anni '80 e ai tanti fatti storici accaduti prima e dopo, passando dagli attentati terroristici firmati dall'IRA fino alle dure lotte politiche e sindacali per i propri diritti lavorativi; dal governo laburista fino all'ascesa della Thatcher; dalla musica progressive fino al punk e tantissimo altro ancora.
Sono tutti eventi storici realmente accaduti che coinvolgono in qualche maniera e trasformano le vite dei quattro adolescenti (ad esempio la sorella di Benjamin, Lois, che in un pub rimane ferita gravemente da un attentato dell'IRA cambiando cosi' la vita della ragazza e della sua famiglia).
Si puo' concludere quindi affermando che in un certo senso è anche la stessa Inghilterra ad essere protagonista del libro.

CONCLUSIONE:

Questo libro è stato definito dai critici come " Divertente, Pungente, un Diario di Vite degli anni '70 e persino Romantico" e confermo in parte questa versione aggiungendo pero' (come già avevo fatto per l'altro romanzo di Coe, "La Casa del Sonno") che l'autore è sì Ironico ma allo stesso tempo ha stavolta un animo che si potrebbe quasi definire Poetico (probabilmente perchè piu' nostalgico degli anni che ha vissuto).
A differenza dell'altro romanzo, precedentemente portato sul blog (sempre "La Casa del Sonno"), stavolta, con La Banda dei Brocchi, Coe ha voluto essere meno "noir".
Nel senso che se nel precedente romanzo, Coe giocava sul mistero e sulle pagine noir di un luogo sempre inglese, in questo caso invece non insegue piu' l'oscurita' di cose e personaggi ma si concentra invece sulla storicità.
Una sorta di "Diario e Documento" di eventi su cui vuole fare riflettere.
Poco sopra ho definito Coe come Poetico e forse non è del tutto sbagliato pensarlo perchè con "La Banda dei Brocchi" è stato in grado di riportare tra le sue pagine delle sensazioni cosi' precise che sembrava quasi di essere partecipi (sopratutto con descrizioni di colori e immagini ma ancora di piu' con i suoni della musica dei gruppi in voga negli anni '70-'80 giusto per fare due nomi: I Sex Pistols e gli Yes).
Insomma Jonathan Coe si conferma ironico, sapiente e abile maestro della letteratura inglese contemporanea ed ancora una volta restiamo in attesa di altre sue opere da scoprire.

giovedì 14 giugno 2012

Bologna 14-17 Giugno prima edizione del Festival "La Repubblica delle Idee"

Finalmente è tutto pronto per dare il via alla partenza del Festival: La Repubblica delle Idee - Scrivere il Futuro.A partire da oggi fino al 17 di Giugno, la città di Bologna si vede impegnata in quattro giornate intense e ricche di eventi culturali, organizzati dal quotidiano Repubblica (ecco perchè si è scelto questo nome per la kermesse), in cui sarà possibile partecipare a varie convention, concerti, rassegne, teatro, arte, documentari, incontri con ospiti di fama nazionale ed internazionale, dibattiti
e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Le vie, le piazze, i cortili, le sale, i teatri, le librerie e l'intero centro storico della città aprirà le sue porte ad oltre settanta eventi, sparsi nell'arco di questi quattro giorni, di svariato tipo a cui sarà possibile prendere parte gratuitamente (almeno fino ad esaurimento dei posti).
Come ha scritto e spiegato lo stesso direttore del quotidiano Repubblica, sui motivi e sulla scelta di presentare un proprio Festival nella città di Bologna è dovuta al fatto che:

Si è voluto inaugurare in una città come Bologna e in una regione quale l'Emilia Romagna, 
dove civiltà, senso civico, capacità di confronto e tolleranza sono parte profonda del Dna sociale. Oggi, dopo la tragedia del terremoto, Repubblica vuole essere, in qualche modo vicini al dolore, alla dignità e al desiderio di ripresa della gente emiliana.

Prosegue poi il direttore dichiarando:

Questa nostra iniziativa nasce con l'ambizione di portare anno dopo anno in una piazza - reale e mediatica - il meglio delle firme di Repubblica, della loro capacità di guardare all'avvenire senza smettere di coltivare la memoria. E soprattutto con l'ambizione di fare incontrare le facce che stanno dietro queste firme con la comunità dei lettori di Repubblica, per raccontare insieme quale domani vale la pena di costruire e come fare per costruirlo.


Cosi' spetta a Bologna l'onore di aprire le danze e di portare (sono certa con eleganza e stile) il Festival al centro dell'attenzione delle persone e se possibile dell'intera nazione (in quanto il tema di cui si tratta "Scrivere il Futuro" coinvolge proprio tutti).
L'apertura ufficiale avviene stasera alle ore 20.30, presso Piazza Santo Stefano, con il diretttore Ezio Mauro che introdurrà il Festival, i suoi appuntamenti e le sue tematiche.
Si prosegue poi alle ore 21.00, sempre in Piazza Santo Stefano, con lo scrittore Alessandro Baricco che racconterà "Le ultime indiscrezioni sui barbari", mentre alle ore 22.30, il regista Bernardo Bertolucci presenta, presso il Cinema Medica Palace, l'anteprima del suo film "Io e te" appena premiato a Cannes.
Tanti i nomi famosi che si avranno modo di vedere in queste quattro giornate, giusto per citarne alcuni: Umberto Eco, Roberto Saviano, Michele Serra, Corrado Augias, Margherita Hack,
il professore e matematico Piergiorgio Odifreddi, Gianni Minoli, Michela Murgia, Stefano Benni, Vito Mancuso, il giornalista sportivo Gianni Clerici, Concita De Gregorio, Eugenio Scalfari, Lucia Annunziata, Josefa Idem, il procuratore antimafia Pietro Grasso, l'attore Alessandro Bergonzoni, l'attore Pier Francesco Favino, il rocker Luciano LigabueFrancesco De Gregori, Carlo Petrini, Gad Lerner, Curzio Maltese, Mario Monti (si proprio quel Mario Monti),
il professore Umberto Veronesi (quest'ultimo come la Hack sarà presente presso l'aula Stabat Mater dell'Archiginnasio).
Tantissimi altri ancora i nomi presenti, le grandi firme e gli eventi sparsi in giro per la città (meglio pero' fermarsi ai sopra citati) per questa prima edizione del Festival di Repubblica.
Come sempre link utile per chi fosse interessato a partecipare è quello del sito ufficiale dell'evento, ovvero:

http://www.repubblica.it/static/speciali/repubblica-delle-idee/2012/programma-agenda.html

martedì 12 giugno 2012

A Bologna la Ventiseiesima edizione del "Cinema Ritrovato"

Torna l'appuntamento estivo in Piazza Maggiore, a Bologna, con il "Cinema Ritrovato", ovvero con le rassegne e le proiezioni dei film restaurati (in parte dalla Cineteca della città), che sono stati tanto amati dal pubblico del passato e che hanno continuato ad affascinare anche le nuove generazioni facendo cosi' la Storia del Cinema Italiano.
Questo evento del "Cinema Ritrovato" avviene ormai da parecchi anni, tanto che con l'edizione di quest'anno si è giunti alla ventiseiesima, e si svolgerà come sempre da metà Giugno per arrivare alla sua conclusione in Luglio, proiettando cosi' film che meritano di certo una visione attenta.
La Piazza centrale inaugura cosi', giorno 19, scegliendo una overture particolare con un film di pregio, ovvero proiettando "Accattone" di Pier Paolo Pasolini.
Si prosegue poi con film dedicati ai grandi registi come Hitchcock e Chaplin ed ancora omaggi a grandi attori e attrici del passato quali la Bergman, Marilyn Monroe e Lawrence D'Arabia.
Nell'attesa di godere del Cinema sotto le stelle e dell'aria serale (che si spera sia stavolta piu' mite delle solite afose sere bolognesi) consiglio di affittarsi qualche Dvd del passato per poi poter invece approfondire di una prospettiva diversa che solo il grande schermo riesce a dare.


Link utile per visionare il programma è :

http://www.cinetecadibologna.it/

lunedì 11 giugno 2012

Le interviste Impossibili. Dall'Uomo di Neanderthal a Tutankhamon. Un modo originale e divertente per conoscere il passato.

Ieri sera ho partecipato ad un evento molto originale (a cui in realtà avevo preso parte già qualche anno fa) che si è svolto presso il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e che vedeva una delle tante rappresentazioni singolari delle famose "Interviste Impossibili".
Probabilmente qualcuno si chiederà cosa sono queste "interviste" e perchè sono definte come "impossibili". In realtà l'argomento, seppure originale come sopra scrivevo, non è poi cosi' del tutto nuovo e risale addirittura agli anni '70.
Riassumiamolo un momento:

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI:

Quando si sente parlare di esse in genere si fa riferimento ad un programma che veniva trasmesso per il secondo canale RAI (tra il 1973 ed il 1975, con successive repliche, riedizioni e aggiornamenti) dove uomini importanti appartenenti al mondo culturale contmporaneo (ad esempio Italo Calvino, Andrea Camilleri, Umberto Eco, Giorgio Manganelli, Luigi Squarzina e tantissimi altri nomi ancora) fingevano di trovarsi ad intervistare degli altrettanti personaggi di notorietà varia esistiti realmente ma oramai defunti.
In sostanza questi signori fingevano di intervistare i fantasmi di personaggi illustri appartenenti al passato storico (vissuti nelle epoche piu' svariate) instaurando con loro una sorta di dialogo.
Le interviste partivano cosi' dall'uomo di Neanderthal, attraversavano le varie epoche e arrivavano fino a personaggi del ventesimo secolo.
Nacque cosi' l'idea per il titolo delle "Interviste Impossibili", dove persino l'editore Bompiani decise di renderle su carta scritta e pubblicandole nel 1976.
In anni più recenti quindi la formula è stata ripresa, in diversi programmi radiofonici e televisivi, in spettacoli teatrali e negli incontri letterari.



L'INTERVISTA DI IERI E PROSSIMO APPUNTAMENTO:

Ieri quindi ho assistito all'intervista fatta al "piccolo ma grande" Faraone egizio "Tutankhamon" che (interpretato in questo caso da Marco Mengoli, mentre l'intervistatore era Davide Giovannini) come egli stesso dichiara nell'intervista:

Ho avuto una vita breve e intensa, ho combattuto il dio Sole di Ekhnaton e riportato l’Egitto ai suoi vecchi dei, quelli di Tebe.
Ma non ero un teologo, solo un bimbo ubbidiente.
Sono morto a 18 anni, faraone da otto.

Un faraone di dieci anni.
Mi distolsero dai giochi rumorosi dei cortili lungo il Nilo, dalle passeggiate mattutine e dalle gite in barca; mi tolsero di mano le navi in miniatura e mi fecero monarca.
Voi pensate sia stata una responsabilità eccessiva per un ragazzo? Il trauma della regalità?

Non so, ma non direi.
Fare il re era un gioco enorme, massiccio, lussuoso, di pietre gigantesche, obelischi, piramidi e disegni astratti.
Ma non fui mai un sovrano come gli altri. Tutti loro erano stati vivi, supposti vivi, e gli era stato concesso di avere un corpo, febbri infantili, membra mobili, vesti che consentissero la corsa, soffitti che non sembrassero una bara. A me non toccò nulla di tutto ciò.

Per tutta la mia breve vita fui preparato all’unico scopo che fosse degno e congruo a me: la morte. Ed è in grazia di quella mia morte che io ora sono vivo, per quanto sia possibile esserlo in questo luogo.



E' stato presentato cosi' al suo pubblico il faraone, riemerso dal suo passato millenario per raccontare le sue vicende e il suo destino ricco ma crudele.
Un modo quindi nuovo per rievocare il passato e per conoscere meglio i loro protagonisti e le loro azioni.
Voglio concludere scrivendo che questa iniziativa  (promossa in tal caso dal Gruppo Archeologico Bolognese, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna ed il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna) vede altri incontri, altre interviste impossibili, ad altri personaggi conosciuti.
Il prossimo appuntamento è infatti questo venerdi' 15 giugno, presso la Mediateca Sala Eventi di San Lazzaro, con il personaggio che negli anni '70 fu intervistato da Italo Calvino e che è niente di meno che: L'uomo di Neanderthal.



Un modo quindi insolito ma divertente di apprezzare la storia e di conoscere e approfondire notizie che magari a volte sfuggono anche ai libri di testo.
Un modo originale di presentare a grandi e piccini la Storia stessa.
Non perdete quindi l'appuntamento a San Lazzaro venerdi' 15 giugno alle ore 21.30 e buon ascolto.

venerdì 8 giugno 2012

Addio a Ray Bradbury, l'autore di "Fahrenheit 451".

Forse devo essermi distratta nel guardare i telegiornali in questi giorni visto che non mi sembra che da nessuna parte sia stata data una notizia importante quanto amara che riguarda la scomparsa di uno degli scrittori piu' amati del genere fantascientifico (ma non solo), parlo di: Ray Bradbury.
Evidentemente gli scrittori anziani (aveva 91 anni) non fanno cosi' tanto clamore quando vengono dimenticati da nuove e medie generazioni.
Ok personalmente non sono vecchia, ho solo trenta anni, ma come posso scordarmi la prima volta che mi sono emozionata nel leggere alcuni dei suoi testi ?
Ricordo in primis "Fahrenheit 451", capolavoro indiscusso che va oltre la fantascienza.
Fortunatamente esiste il web ed esistono le notizie in tempo reale e cosi' sono venuta a conoscenza di questo triste lutto che segna ancora una volta il mondo letterario.
Procediamo per gradi e iniziamo con il dare giusto spazio all'uomo e poi allo scrittore Bradbury.



RAY BRADBURY:

Nato nell'Illinois nel 1920 da una modesta famiglia di origini svedesi, Bradbury è stato oltre che romanziere per il genere fantascentifico anche autore di romanzi polizieschi, di noir, sceneggiatore per il cinema e per il teatro.
Negli anni '30 si trasferisce con la famiglia in California dove inizia ad appassionarsi e ad avvicinarsi al mondo della fantascienza.
Nel 1950 esce il suo volume unico "Cronache Marziane" che lo rende famoso a livello internazionale.
L'anno seguente scrive quello che all'inizio citavo come un capolavoro che va oltre la fantascienza "Fahrenheit 451" (che in Italia venne pubblicato tradotto con il titolo di "Gli anni della Fenice") e che vuole essere una specie di elogio alla letteratura ambientato in un mondo contorto, dove vige una società indesiderabile sotto ogni punto di vista (la cara wikipedia usa qui il termine di società distopica, dove con la parola distopia si intende l'esatto opposto di utopia).
Il libro è diventato famoso a livello planetario e da esso sono stati anche tratti dei film e piu' volte dei riadattamenti teatrali.
Alla fine degli anni '50, Bradbury, si dedica al lavoro di sceneggiatore cinematografico e pone la firma per il film: Moby Dick la balena bianca (di John Huston e con protagonista il grande Orson Welles).
Ray Bradbury è morto a Los Angeles, questo martesi' 5 giugno, all'età di 91 anni e lasciando cosi' un posto vuoto nella letteratura fantascientifica.

BREVE SGUARDO A "FAHRENHEIT 451" IL ROMANZO PIU' FAMOSO:

Fahrenheit 451, appartiene al genere letterario fantascientifico e sociologico ed inizialmente nacque come estensione di quel racconto breve che lo stesso autore aveva pubblicato l'anno prima e che aveva intitolato "The Fireman".
Pubblicato nel 1951 in America per la rivista "Galaxy Science Fiction"; in Italia i diritti di pubblicazione furono invece affidati alla rivista "Urania" che lo diede in stampa in due puntate e con il titolo mal tradotto di "Gli anni del Rogo".
Il titolo del romanzo, intendo l'originale "Fahrenheit 451", si riferisce infatti a due cose differenti,
la prima riguarda la temperatura di autocombustione della carta ovvero i 451 gradi della scala Fahrenheit (corrispondenti ai 232° C.); la seconda invece al numero (quel 451) scritto sull'elmetto del protagonista del libro.

La trama del libro, ambientata in un ipotetico futuro (dopo il 1960) in cui leggere libri è considerato reato, vede come protagonista, un giovane vigile del fuoco, Guy Montag.
Il protagonista del libro, insieme ai suoi compagni di reparto, ha l'ordine di rintracciare tutti quei cittadini che, irrispettosi della legge, macchiandosi del "reato di lettura" devono essere puniti ed inoltre Montag, sempre con la sua squadra, ha ordine di bruciare pubblicamente ogni singolo testo scritto che recuperano.
In sostanza tutti i libri devono essere bruciati (sogno oggi di ogni studente svogliato) e i cittadini possono istruirsi solo attraverso la televisione, vivendo pero' senza informazioni per poter stare cosi' sereni ed evitare che abbiano una forma di pensiero proprio che possa indurli cosi' a riflettere seriamente su cio' che li circonda e magari ribellarsi.
La televisione è l'unico mezzo di comunicazione che la gente possiede a sua disposizione ma essa è controllata dal governo che decide cosa sia giusto e cosa sia sbagliato proporre alla loro visione.
Montag un giorno commette una breve infrazione durante il suo lavoro: decide di leggere un breve trafiletto di un libro che doveva essere bruciato.
Il suo guaio è pero' che la cosa lo incuriosisce tanto e decide cosi' di salvare alcuni libri iniziandoli poi a leggere di nascosto.
Grazie alla lettura dei libri salvati, Montag, acquista nuova coscienza e scopre cosi' un nuovo mondo.
Viene pero' tradito da sua moglie Mildred che, dopo aver scoperto l'infrazione del marito, lo abbandona e lo denuncia al suo stesso reparto lavorativo.
Montag viene cosi' catturato, deriso e costretto persino a dare fuoco alla propria casa.
Mentre accade cio' ha pero' una reazione e decide di usare il lanciafiamme che ha in mano anche contro il proprio ex capo.
Costretto alla fuga tenta quindi di nascondersi verso la periferia della città, dove, riparatosi lungo un fiume, incontra un gruppo di uomini che come lui vivono la stessa condizione di clandestino e che costituiscono la "Memoria Letteraria" dell'umanità (sono infatti conoscitori di migliaia di testi persi nei vari roghi).

Conclusione:

Raccontarvi l'intera trama non è corretto (qualcuno magari incuriosito dall'incipit potrebbe trovare interessante andarlo a rivedere in qualche biblioteca).
Dico solo che questo testo è importante perchè, nonostante sia stato scritto negli anni '50, sembra avere anticipato di molto i tempi.
Non è forse vero che oggi la maggior parte delle persone ai libri preferisce la televisione attraverso la quale passano solo le informazioni che si vogliono far passare ?
Non è forse vero che i libri stanno perdendo sempre più la loro importanza collettiva ?
Il romanzo affronta quindi il tema delle informazioni, di come sia giusto darle, di quando, dove e quanto sia corretto passarle e sopratutto attraverso quale canale comunicativo devono essere trasmesse per poter cosi' privilegiare quello stesso canale e renderlo piu' potente.
Della critica e delle loro numerose analogie, delle similitudini e dei riscontri effettuati tra il testo di Bradbury e quello di un altro grande autore, George Orwell, con il suo romanzo "1984" (di cui consiglio la lettura), di tutto cio' potrete trovare riscontro in numerosi testi letterari e persino qui sul web.
Addio quindi a Ray Bradbury piccolo grande anticipatore (ma spero anche di no e che si rinsavisca presto) di questo nostro futuro.


giovedì 7 giugno 2012

Dal 19 al 22 Luglio torna il Porretta Soul Festival per la sua venticinquesima edizione.

Probabilmente a qualcuno di voi sembrerà ancora presto per questo post, mentre gli amanti della musica soul sanno invece che non è mai troppo il gioco d'anticipo per prenotarsi e per iniziare a pensare alla partecipazione annuale al "Porretta Soul Festival".
Giunto alla sua venticinquesima edizione, questo Festival è infatti considerato in tutto lo stivale (intendo dire in tutta Italia) tra i piu' importanti di questo genere musicale.
La musica "Soul" (parola che tradotta dall'inglese significa "anima") è un sottogenere di quel tipo di musica, nato negli anni '70, chiamata R&B (ovvero il Rhytm and blues) e che ha visto grandi nomi dello spettacolo quali Aretha Franklin, James Brown, Ray Charles e tantissimi altri.
Il Porretta Soul Festival vuole dunque essere una kermesse privilegiata di questo tipo di musica, la musica dell'anima, e lo fa (con notevole successo) già dal dicembre del 1987, cioè da quando Graziano Uliani (appassionato di musica soul) decise di tentare di organizzare un festival proprio, dedicando la prima edizione al grande musicista Otis Redding.
Dal 1987 ad oggi il Festival ha acquistato sempre piu' notorietà e spessore (grazie anche alla partecipazione di star mondiali del genere) diventando cosi' il centro di attenzione a livello nazionale ed internazionale (il festival infatti è gemellato con il Center For Southern Folklore di Memphis
e con lo Stax Museum of American Soul Music).
L'appuntamento è quindi dal 19 al 22 luglio, a Porretta Terme (provincia di Bologna), dove oltre 200 musicisti di fama si affiancheranno alle band italiane, in un contesto che spazia per l'intera cittadina e che vede inoltre diversi seminari musicali, proiezione di filmati, conferenze, presentazioni di libri e dischi, concerti gospel nelle chiese, e vari mercatini per gli appassionati.
Ulteriori informazioni sull'evento sono reperibili presso il sito ufficiale del festival:

http://www.porrettasoul.it/


mercoledì 6 giugno 2012

Stasera gran finale della serie tv Desperate Housewives.

Ancora poche ore di attesa per poter dare l'addio definitivo a una delle serie televisive piu' gettonate in America e nel mondo da circa una decina di anni a questa parte, parlo ovviamente di:
Desperate Housewives.
Si conclude infatti così con la messa in onda di due episodi speciali questa serie dal carattere cosi' particolare che ha attirato migliaia di persone di fronte alla televisione.
Gli ultimi episodi dell'ottava stagione di questa fortunata serie saranno quindi trasmessi questa sera,
a partire dalle ore 21.00, sul canale 114 di Sky.
Un gran finale ricco di colpi di scena che vede le 4 protagoniste femminili dell'immaginaria cittadina di Wisteria Lane coinvolte con i loro destini.
Nata dall'idea di Marc Cherry, Desperate Housewives, è stata trasmessa dalla rete televisiva statunitense ABC a partire dal 2004 fino ad oggi divenendo sempre piu' conosciuta e apprezzata anche nel resto del pianeta (nonostante i rifiuti iniziali di altre case produttrici di finanziare il progetto) grazie a quello stile particolare che la caratterizza e che vede combinati tra loro diversi elementi che vanno dal dramma
alla commedia, dal giallo alla satira ed infine persino alla soap opera.
Ai fan non rimane altro che aspettare stasera per godere (è un eufemismo ovviamente poichè quando una seria o una cosa che piace vede la fine non si gode mai realmente ma si rimane con l'amaro in bocca) del gran finale tv. Ad ogni modo ci si puo' sempre comunque consolare con l'acquisto delle collezioni dei Dvd delle stagioni varie della serie (dalla prima all'ottava) cosi' da rimetterle su quando se ne sente la mancanza.


martedì 5 giugno 2012

Ricetta di inizio Giugno: Insalata di Rucola, Mele e Noci.

Con l'avvicinarsi dell'estate e con l'arrivo del gran caldo le ricette che vado proponendo sono di una semplicità unica e banale in quanto (detta come va detta) in questo periodo la voglia di stare ai fornelli personalmente mi passa parecchio.Pertanto oggi voglio trascrivere in questo post la ricetta (recuperata sul blog di Giallozafferano ma di cui poi ho apportato qualche lieve modifica) che per me è di una bontà inifinita (proprio perchè di preparazione ultrafacilissima che persino il re o la regina degli impediti ai fornelli possono tentare o che puo' essere utile agli studenti universitari sempre di corsa), parlo della:
Insalata di Rucola, Mele e Noci.

INGREDIENTI:

Rucola (potete comperare al supermercato le bustone già pronte e lavate che sono solo da condire);
1 Mela Rossa; Noci; Olio e sale.

PREPARAZIONE:

Lavate bene la Mela Rossa, privatela del torsolo e tagliatela a pezzetti piccoli.
Spruzzate sui quadrati di Mela tagliati del Limone e unite tutto alla Rucola dando una prima veloce mescolata. Schiacciate 3 o 4 Noci ed inseritele al composto.
Aggiungete un filo di Olio e un pizzico di sale ed eccola li una insalata facile e buona pronta in soli tre minuti.