Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.

mercoledì 28 ottobre 2015

Apre a Bologna il primo "Death Cafè". Quando la morte diventa protagonista.

Manca poco ad Halloween e non poteva mancare anche quest'anno (come già in precedenza) qualche articolo o qualche libro o qualche altra cosa che come collegamento avesse appunto il mondo dell'ignoto e del macabro, perché alla fine Halloween e anche questo e ben si sa.
Riporto pertanto oggi, in maniera veloce, articolo ripreso da Repubblica.it e scritto da Ilaria Venturi (il 26 di Ottobre 2015) e che vede una notizia alquanto singolare che non poteva trovare spazio se non giusto tra il periodo di Halloween e quello invece della nostra tradizione che vede il festeggiamento dei Santi e dei Morti nelle date del 1 e del 2 Novembre.
L'articolo in questione si intitola "Stasera si parla di Morte: apre a Bologna il primo Death Cafè".
Ebbene sì !
A quanto pare arriva anche a Bologna, data di inaugurazione il 29 Ottobre, in via Ercolani, il primo Death Cafè che pare segua le orme di altri circoli simili aperti già in altre grandi città, quali: Roma, Parma e Verona.
Promosso, come si può ben leggere in articolo, dal tanatologo Francesco Campione, questo bar vuol diventare una sorta di "Circolo" presso cui riflettere sulla fine dell'esistenza.
Pare che questa non sia una iniziativa tutta nuova però, in quanto già altri Death Cafè erano nati nei primi anni di questo secolo (l'articolo riporta che l'iniziativa si è avuta grazie all'idea del sociologo svizzero Bernard Crettaz e che si è poi sviluppata presso altri paesi del Nord Europa e in America).
Si legge ad un certo punto:

Un primo incontro metterà insieme persone di tutte le estrazioni sociali, studenti e professori, liberi professionisti e non.
Non si tratta di conferenze o di incontri con un esperto.
Le persone, alla pari, si ritrovano per discutere della morte....."

Si legge poi più in basso:

E' proprio parlando della morte insieme agli altri che si riesce a vivere meglio e a sopportare di dover morire"

Insomma gli argomenti che saranno trattati in questo circolo sono ben chiari ed in fondo la tematica Vita/Morte è una tematica così lunga e complessa (la letteratura se ben ricercate è piena di spunti in tal senso) che alla fine il circolo o il bar come preferite potrebbe risultare uno spunto utile di riflessione.
Alla fine a ben pensarci perché poi non farci una capatina ?
Ci sono tanti circoli in giro che trattano varie tematiche e questa se ben ci si ragiona su non è altro che un tema come tanti.

Lasciando perdere le battute di facile o bassa ironia che possono salire alla mente riguardo a tale argomento (ma forse, per scaramanzia, meglio non giocarci su più di tanto) chiudo qui il post augurando a tutti un BUON HALLOWEEN.


FONTI ED IMMAGINI:

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/10/26/news/stasera_si_parla_di_morte_apre_a_bologna_il_primo_death_cafe_-125948311/

giovedì 22 ottobre 2015

Ricetta degli Involtini con Cavolo Verza, Ricotta e Spinaci.

Manco da un poco lo so e cerco oggi di farmi perdonare con una ricetta veloce, buona e leggera; quella degli: Involtini con Ricotta e Spinaci.
La seguente ricetta l'ho presa da una rivista ma ne ho viste tante versioni anche sulla rete.
Quella che ho sottomano prevede ingredienti per 2 persone (quindi abbondate se volete farla per 4).
Vediamo come si fa:

INGREDIENTI:

4 foglie di Cavolo Verza; 200 gr. di Spinaci; 50 gr. di ricotta; 20 gr. di Formaggio grattugiato; 4 fettine di Groviera; 15 gr. di Noci e 15 gr. di Pinoli; 1 Uovo; un pizzico di Sale e un poco di Pepe.

PREPARAZIONE:

Lavate le foglie di Cavolo e lessatele per poco in acqua salata per circa 5/10 minuti.
Scolate e lasciate da parte.
Lessate intanto anche  gli Spinaci (sempre in acqua salata). Anche in tal caso, scolate e strizzate appena pronti.
Tritate poi gli Spinaci con e mescolateli con Uovo, la Ricotta, il Grana grattugiato e le Noci tritate.
Farcite la Verza con il composto e formate degli Involtini che sistemerete su una teglia e guarnite poi una fettina di Groviera sopra e di Pinoli.
Cuocete in forno a 200° per circa 10/15 minuti ed infine servite.

Che vi dicevo ? Veloce, semplice e veramente buona.
Alla prossima allora.

FONTI ED IMMAGINI:

Tra le tante ricette in giro per i siti provate a guardare anche su: http://lacucinadimolly.blogspot.ie/2014/06/involtini-di-verza-alla-ricotta-e-noci.html

Immagine ripresa da: http://www.sempliceveloce.it/

lunedì 5 ottobre 2015

Vacanze in Salento 2015. Cronache di un viaggio: Dalla Barocca Lecce fino alla Punta estrema della Puglia: Santa Maria di Leuca.

Benvenuto Ottobre e dopo quanto annunciato in data 24 Settembre 2015 (argomento sempre sulle vacanze e su:  Otranto e della Baia dei Turchi) ritorno a concludere con questo post il discorso sul ciclo delle vacanze salentine e lo faccio dicendovi finalmente con gioia che dopo un duro lavoro di riordinamento foto e notizie sono riuscita ad accorpare in unico spazio quanto si voleva riportare.
La volta scorsa avevo fatto male i calcoli e credevo che sarei riuscita a concludere il tutto in circa tre post (ricordate ?) oggi invece sono contenta del fatto che ho finalmente riordinato le cose senza fare troppa confusione.
Così eccoci finalmente al round finale (contenti voi, che suppongo non ne potevate più di leggere delle vacanze, e contenta la sottoscritta che chiude un ciclo di post argomentati per poter finalmente guardare altrove).
Ovviamente non potevo che iniziare con la tanto rinomata Lecce che con il suo centro storico, ricco di testimonianze barocche, ci ha spinti a visitarla per ben due volte durante il nostro soggiorno (recandoci una prima giornata alla mattina presto, quando ancora la città sembra dormire e la si può godere in santa pace, subito dopo una seconda volta in una escursione serale con la confusione tipica dei luoghi turistici in estate ma con una Piazza Duomo strepitosa e romanticamente illuminata).
E veniamo quindi a Lecce e vediamo quali sono le cose che sono state viste in questa città.

LECCE: LA CITTA' DAL FASCINO BAROCCO:

Tre sono le porte principali che vi fanno entrare nel cuore del centro storico: Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio .
Attraversando una qualunque di queste porte e risalendo le vie e i vicoli verso la Piazza principale, respirerete l'atmosfera dal sapore classico e vi ritroverete immersi in tanto splendore.
Non riporto qui nel post la lunga storia della città (che come sempre ricordo potete trovare ovunque sia in rete che in varie guide turistiche cartacee classiche) ma arrivo subito al sodo consigliandovi di recarvi subito verso la Piazza Sant'Oronzo.
Questa Piazza, che in passato prendeva il nome di Piazza dei Mercadanti ed era il cuore delle attività commerciali, continua ad essere fulcro di attività e vari negozi ma soprattutto vede al suo centro i resti di un antico Anfiteatro Romano, datato II secolo, che pare sia il più grande di tutta la Puglia (poteva ospitare fino a 15.000 spettatori) e dove ancora oggi si tengono spettacoli estivi.
Sempre in Piazza Sant'Oronzo si trova una palazzina storica denominata Sedile e che è stata sede del Municipio fino al 1851.
Tra l'Anfiteatro Romano e il Sedile, si erge invece in tutto il suo splendore la famosa Colonna di Sant'Oronzo dove in cima vi è una statua in lastra di rame del santo patrono della città e che poggia sul secondo pilastro della antica via Appia. Secondo alcune voci, pare che la colonna sia stata regalata alla città di Lecce come segno di ringraziamento al santo per aver salvato Brindisi dalla peste del 1656.
Come scrivevo poco sopra ancora oggi la piazza è il cuore delle attività commerciali pertanto vi consiglio di girarla in lungo e largo fermandovi anche ad osservare i vari esercizi e a se volete a godervi un buon caffè alla salentina (Consigliato vivamente il Bar Caffè Avio dove fanno dei buonissimi pasticciotti, dolce tipico di Lecce, e altrettanto buono il loro caffè speciale in ghiaccio con latte di mandorla).
Scritto ciò vi mostro ora con delle foto, la Piazza e quanto sopra citato.




 
cartello con le notizie sulla colonna
di Sant'Oronzo
 





Il Sedile

Resti dell'Anfiteatro






Alle spalle di Piazza Sant'Oronzo, proseguendo la passeggiata e tagliando attraverso uno dei vicoli (noi siamo risaliti per via Trinchese, una delle altre vie principali per il passeggio) si ritrova il Castello di Carlo V.
Purtroppo noi non siamo riusciti a visitarlo al suo interno ma a detta di qualche amico meritava comunque l'ingresso e al suo interno troverete anche il Museo di Cartapesta che è stato portato lì nel 2010 e che vede una collezione di statue realizzate con una tecnica che ha reso famosa Lecce nella lavorazione di questo materiale.










Tornando su e attraversando via Trinchese, siamo ritornati su Piazza Sant'Oronzo e abbiamo percorso poi via dei Templari per proseguire dritto fino a via Umberto I dove è stato così possibile visitare una delle Basiliche più belle viste fino ad ora: la Basilica di Santa Croce.
Ricca di ornamenti architettonici e di simbolismi, questa basilica lascia davvero a bocca aperta.
C'è voluto più di un secolo e una intera squadra di artigiani per riuscire a realizzarla.
Commissionata a metà del XVI secolo dall'ordine dei celestini, ha una facciata tripartita e ricca di decorazioni strane.
Al centro un grande rosone realizzato nel 1646 e realizzato dall' artigiano Francesco Antonio Zimbalo.
L'interno della Basilica è a pianta rinascimentale ed è altrettanto sontuoso.
Le foto al suo interno non le ho fatte (se ricordo bene vi era il divieto) ad ogni modo vi mostro quelle del suo meraviglioso esterno






Ritornati nuovamente su Piazza Sant'Oronzo (lo so facevamo avanti e indietro ma ci veniva comoda prenderla come punto di partenza per le varie cose che avevamo intenzione di visitare) abbiamo percorso l'altra via principale: via Vittorio Emanuele.
Risalendo questa via si giunge infatti fino alla seconda piazza più bella (che poi secondo me sarebbe anche più bella della prima) e che si chiama Piazza Duomo.
Questa piazza mi ha così affascinata che sono finita per vederla in tutte le sue versioni per ben due volte: ovvero sia di giorno che di sera.
Mi ha lasciato veramente senza fiato in quanto si ritaglia una grossa fetta di angolo solo per sé e mostra una visione tutta spettacolare del Duomo e di altri palazzi importanti che lo circondano.
All'interno del Duomo si possono ammirare alcune delle opere d'arte più importanti del Salento, realizzate tra il XVI e il XVIII secolo e sotto di essa invece una cripta (costo ingresso alla cripta un euro) misteriosa.
All'esterno, al lato del Duomo sorge inoltre un Campanile alto circa 68 metri e che di sera viene illuminato in tutta la sua possenza.
Sempre nell'area cortiliva (che poi scrivere area cortiliva è riduttivo per quanto questa è grande) sorgono anche il Palazzo Vescovile e il Seminario settecentesco (costruito tra il 1694 e il 1709).
Anche in tal caso vi mostro le foto sia in diurna che in notturna.




il campanile di giorno

il campanile di sera








la piazza di giorno

la piazza di sera






Bene queste le cose principali che noi abbiamo visitato a Lecce.
Ovviamente non è tutto qui visto che il centro è ricchissimo di palazzi storici, di vie e corsi lunghi con altrettanti monumenti e di tantissime altre cose da poter visitare (giusto per citarne qualcuno ad esempio: in via Palmieri, sono situati tutta una serie di Palazzi costruiti tra il XVII e il XVIII secolo che meritano di essere visti. Oppure sempre in questa via, si ritrova il Teatro Paisiello, inaugurato nel 1758 e vera chicca del luogo).
Ma concludiamo con Lecce per passare a descrivere adesso di un altro luogo magico e che si trova da tutt'altra parte; esattamente alla punta estrema e definito come il "tacco d'Italia": Santa Maria di Leuca.

ALLA FINE DELLA TERRA: SANTA MARIA DI LEUCA:

La vacanza in Salento non è stata solo gite culturali ma anche relax, mare e cibo genuino.
Tra questi vi è stata anche la visita a Santa Maria di Leuca.
Considerata come la "Finis Terrae" ovvero la "fine della terra" questa piccola cittadina di mare è ricca di panorami naturalistici mozzafiato e di un piccolo centro tutto bianco con vicoli e vicolini in cui perdersi visitando i vari negozietti a caccia di souvenir.
Particolare la frazione di Castrignano del Capo dove la città si innalza sul promontorio e separa Mar Ionio e il Mare Adriatico.
Arrivate anche fino al Faro di Santa Maria di Leuca, un faro dalla forma ottagonale che risale al 1864, che è situato sulla punta Meliso.
Visitate anche la Basilica della Madonna de Finibus Terrae e le ville in vario stile (si va dal moresco al gotico fino al liberty) che sono nei paraggi.
Infine fate, se ne avete modo (ci sono comunque delle agenzie che si organizzano in loco anche per questo), un giro in barca per scoprire le tante grotte che si ritrovano tra i due promontori di Punta Meliso e Punta Ristola, come ad esempio la Grotta della Porcinara e la Grotta del Diavolo.
Concludo così in maniera rapida e indolore questo post e vi lascio con le immagini di un luogo incantato come tanti ne sono stati visti durante queste vacanze.







 
 



























 
Bene tirate pure un sospiro di sollievo perché con quanto scritto oggi si conclude la lunga serie di quel ciclo di post che ha visto le Vacanze in Salento di questo anno 2015.
Concludo con una piacevole sorpresa che spero di poter condividere con chi legge.
Infatti per tutto l'arco di questa estate oltra al nostro primogenito peloso e fedele amico a quattro zampe Billy (per chi non lo conoscesse ancora ricercate post che parlano del nostro pelosone) era presente con noi (almeno in me) una piccola presenza che si fa sentire solo ora che siamo arrivati al sesto mese.
Presto Billy avrà quindi un fratellino o una sorellina bipede con cui giocare e con cui condividere questi momenti di famiglia.
Per il momento è tutto a presto.

Billy in spiaggia con noi e che ama il sole
proprio come fosse un gatto anziché
un cagnolone di quasi 30 chili.

FONTI ED IMMAGINI:

Foto scattate interamente da me.
Cartine o informazioni riprese da opuscoli e altro materiale cartaceo preso dai vari punti IAT dei luoghi.
Due riviste: la prima si chiama "E-state ... in Salento" stampata e pubblicata nel Giugno 2015 da Stampa e Grafica di Alezio (via Pirelli 19);
l'altra è la famosa rivista "Qui Salento. eventi, turismo, cultura, tradizioni ed attualità" Guitar Edizioni Lecce.