Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
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domenica 8 giugno 2014

In attesa delle Vacanze Estive il Quinto post sulle Isole Eolie. Stromboli bella e focosa.

Consapevole che i miei amici iniziano a non sopportarmi più con tutti questi post sulle Isole Eolie (forse invidiosi del fatto che non possono ancora entrare in vacanza) non posso comunque non mantenere la promessa posta al resto dei lettori di questo blog e pertanto proseguo, come avrete oramai compreso, con un nuovo post sulla terzultima isola di cui rimane da scrivere: Stromboli.
Quest'isola a differenza di quella di Vulcano (di cui abbiamo già parlato nei primi post di apertura) offre panorami per un verso forse ancora più danteschi di quelli visti in precedenza ma comunque pur sempre affascinanti dal punto di vista delle sue conformazioni geologiche.
Iniziamo quindi con questo nuovo viaggio in attesa, più avanti, di finire con le ultime due isole che resteranno poi da descrivere; quelle di: Alicudi e Filicudi.



Stromboli: Storia di un Gigante Nero:

Per la sua posizione vicina alle coste siciliane e per la sua fertilità, Stromboli è stata abitata fin dai tempi più remoti, pare già dal periodo del Neolitico Superiore (3000 a.C.).
Il suo nome deriva da quello greco di Strongyle (che significa rotonda) per la forma tondeggiante della sua sommità.
Con una popolazione di circa 400 abitanti (amministrata dal comune di Lipari) Stromboli è l'unico vulcano in Europa ed uno dei cinque al mondo in continua attività eruttiva (fasi che avvengono con una frequenza media di circa una ogni ora) .
L'area urbana, sulla costa nordorientale, si compone di diverse frazioni, collegate da due strade che corrono per un lungo tratto parallele e si congiungono poi agli estremi.
La strada che fiancheggia la costa unisce l'approdo di Scari con Ficogrande e Piscità; mentre la strada interna conduce alle frazioni di San Vincenzo e San Bartolo.
Tanto tempo fa le frazioni di Scari, Ficogrande e Piscità si dividevano gli abitati per segno di importanza. A Scari e Ficogrande vivevano infatti famiglie di marinai, artigiani, pescatori e carpentieri, mentre a Piscità abitavano ufficiali, armatori e proprietari terrieri.
A San Vincenzo e San Bartolo invece vivevano i contadini.

 
Il Borgo di Ginostra:

Sul versante sud-occidentale dell'isola è presente invece il piccolo borgo di Ginostra, raggiungibile esclusivamente via mare (non esistono in questo punto dell'isola attracchi o banchine per le barche ma solo un piccolo punto tra gli scogli in cui arrivare e che viene chiamato "Pertuso", che significa Buco, presso il quale può arrivare una sola barca per volta).
In questo borgo così particolare non esistono infatti strade ma solo scalinate e sentieri che conducono alle case di stile eoliano (tutte bianche, con vecchi forni a cupola e grandi terrazze panoramiche)
Una scalinata vi porta in quello che dovrebbe essere il centro abitato (d'inverno vi vivono solo una ventina di persone, contro i duecento del periodo estivo) e di fronte al Monumento ai Caduti da cui oltre a godere di un bel panorama si può proseguire per un altro sentiero che conduce a punta Lazzaro dove si può arrivare a visitare delle grotte marine.
A Ginostra fino al febbraio del 2004 non era presente la rete elettrica (oggi invece garantita dai servizi Enel); non vi sono mezzi di trasporto (l'unico è l'asinello) e vi è solo un negozio di alimentari e una guardia medica, per il resto questa parte di isola conserva lo spirito di una civiltà antica ormai persa e una pace che oggi è difficile trovare.


Tantissimi i turisti che visitano l'isola di Stromboli nel periodo estivo ma in genere questa resta un isola pensata per chi cerca tranquillità e pace (la Movida la trovi a Panarea o nelle isole a fianco comunque).

Strombolicchio l'Isolotto Leggendario:

Altro punto di grande importanza e che si trova a poche centinaia di metri in mezzo al mare, sul lato nord est dell'isola è invece il neck di Strombolicchio (residuo di un antico camino vulcanico che sorge proprio come isolotto a sé con una estensione di 3000 metri quadri e le sue ripide scogliere che vanno a picco sul mare).
Su questo isolotto venne costruito un Faro della Marina Militare ultimato nel 1926 anche se si attesero circa 12 anni prima che potesse essere avviato (di conseguenza nel 1938).
Una scalinata di ferro conduce fino in cima al Faro da cui vi è una visuale mozzafiato e un punto di vista sull'isola di Stromboli diverso dagli altri.
A causa della mancanza di acqua e del terreno incoltivabile lo Strombolicchio non è mai stato abitato ed anzi la leggenda vuole che esso in antichità fosse usato come "tappo" del vulcano lanciato in mezzo al mare da antiche divinità.



La Festa del Fuoco ed altri Riferimenti Culturali:

Stromboli è sempre stata presa come Musa Ispiratrice per gli eventi artistici più disparati.
Se in ambito letterario Jules Verne ha infatti ambientato in quest'isola la parte finale del suo romanzo, del 1864, Viaggio al centro della terra, anche il Cinema ha strizzato l'occhio alle sue bellezze naturali e selvagge, esempio più famoso rimane quello del film del 1949 di Roberto Rossellini, intitolato Stromboli terra di Dio, con protagonista una bellezza algida straniera quale Ingrid Bergman che contrastava con il calore di questa terra.
Altro evento che più di recente ha acquisito notorietà sull'isola e che si svolge ogni anno fin dai suoi esordi nel 2008 è : La Festa del Fuoco.
Nata come celebrazione dell'elemento Fuoco appunto è diventato un modo creativo ed originale con cui l'uomo ha dato vita a degli appuntamenti di spettacolo che si svolgono solitamente nel periodo tra fine Agosto ed inizio Settembre (per circa due settimane di fila).
Grazie infatti alle notti incontaminate (senza cioè fonti di inquinamento di luci quali i lampioni stradali per esempio) lungo le strade di Stromboli, artisti internazionali si danno appuntamento ogni anno per creare delle performance di straordinario impatto visivo e coinvolgere tutti gli interessati.
Un evento unico che vale la pena di vivere insieme alle bellezze che l'isola offre e che si terrà anche quest'anno.



Conclusione:

Stromboli offre come tutte le altre sue sorelle isole un contatto intimo tra Natura ed Io interiore che almeno una volta nella vita occorre provare andando a visitare questi luoghi che sembrano usciti da un mondo di sogni incantato.
Tra il Blu del Mare, il Rosso vivo del Vulcano, il Verde della Vegetazione non ci sono molte altre parole per descrivere questi incanti se non usare i colori dei pittori esattamente gli stessi colori che qualche Ente Superiore ha voluto usare per creare  queste sette bellezze.
Ci si vede la prossima volta con il post finale su Alicudi e Filicudi.
Grazie e Buona serata.



Fonti ed Immagini:




Guida De Agostini sulle Isole Eolie

Wikipedia alla voce Stromboli.

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